CALB-B-01 Origine: Brasile Grado: A Dimensioni: 05-10g - Circa 15-25mm 10-20g - Circa 20-30mm 20-30g - Circa 30-40mm 30-40g - Circa 40-50mm Calcite blu grezza del Brasile Venduta singolarmente. Peso da 5-10g a 30-40g I colori e le forme possono variare da una pietra all'altra. La calcite è un minerale chimico che forma una grande famiglia con molti colori. La calcite si forma nei depositi sul fondo di un oceano o di un lago salato. Questi depositi sono essenzialmente costituiti da calcio liquido, conchiglie, detriti di alghe. Si solidificano progressivamente durante la diagenesi (trasformazione dei sedimenti in roccia sedimentaria). La roccia risultante è principalmente calcare e minerali di calcite. Come molte pietre della famiglia dei carbonati, la pietra calcite si presenta in vari colori. Infatti, esiste in giallo (o miele), arancione, verde o blu. Possiede varie inclusioni come ferro, zinco, rame, piombo, manganese, alluminio, nichel, ecc. Le tonalità di questa pietra variano in base a queste inclusioni, alla presenza di vari oligoelementi o di diversi minerali. La calcite blu è essenzialmente composta da carbonato naturale di calcio. Si possono trovare anche carbonio e manganese. La calcite blu è opaca. Inoltre, il suo colore può variare da un blu molto chiaro a un blu più scuro o tendente al grigio, più o meno brillante. Le pietre di calcite possono contenere striature di colore bianco o altre bande di colore blu. Molto diffusa sulla terra, la calcite si forma, come il marmo, nelle rocce metamorfiche e nelle rocce calcaree. Non esistono leggende o miti legati alla calcite, qualunque sia il suo colore. Calcite è un nome che deriva dal latino "khalx", che significa calce. Gli esperti di mineralogia hanno trovato tracce di calcite blu fin dall'antichità. Durante scavi archeologici in Egitto, sono stati scoperti molti oggetti in calcite di vari colori. Successivamente, la pietra è stata spesso confusa o addirittura rinominata "spath calcareo", "androdamas", "drewite" o "afrite". Così, nel XVII secolo, molti ricercatori sono stati affascinati dalla calcite e dalla sua proprietà di birifrangenza, una proprietà fisica che permette di diffondere la luce in due raggi luminosi distinti. Così, nel 1669, il danese Rasmus Bartholin è stato sedotto da una varietà incolore "lo spath d'Islanda". Numerosi studi sono stati poi condotti su questa pietra calcite, in particolare quello di Gabriel Delafosse, nel 1840, che inventò la cristallografia.