Brossura, 176 pagine: Più che mai, il corpo è un campo di battaglia chiave nella politica radicale e istituzionale—al centro delle lotte femministe, antirazziste, trans ed ecologiche, e un luogo di confronto con la violenza statale e la crisi neoliberista. In Oltre la periferia della pelle, Silvia Federici sviluppa i temi di Calibano e la strega per tracciare come il capitalismo abbia trasformato i corpi in macchine da lavoro e come nuovi paradigmi di resistenza stiano emergendo in risposta. Basato su tre conferenze tenute a San Francisco nel 2015, questo libro esplora come possiamo reclamare i nostri corpi dai sistemi di disciplina e recinzione, e chiede cosa significhi oggi il corpo come soggetto politico, come viene plasmato e come possa diventare una forza collettiva per la liberazione.