La maggior parte delle storie del settore settentrionale del fronte russo si concentra sull'assedio di Leningrado e focalizza poca attenzione sui pesanti combattimenti durante il ritiro della Wehrmacht nei paesi baltici. La ritirata da Leningrado inizia dove finiscono quei libri, con la massiccia offensiva sovietica del gennaio 1944, progettata non solo per rompere completamente l'assedio, ma anche per distruggere il Gruppo d'armate Nord. Godendo di enormi superiorità in uomini e materiali, l'Armata Rossa tentò di schiacciare due eserciti tedeschi che mancavano più di una manciata di carri armati, contenevano un'alta percentuale di volontari stranieri inaffidabili e erano ostacolati dall'inflessibile strategia di «non ritirata» di Adolf Hitler. Questa storia non raccontata viene recuperata qui in grande dettaglio, principalmente come raccontata dagli ufficiali tedeschi che servivano come comandanti e capi di stato maggiore del Gruppo d'armate Nord e dei suoi eserciti costituenti. 328 pp| Mappe